Fratture di clavicola

La clavicola è un osso superficiale

è particolarmente esposta a forze di compressione, trazione e torsione.

E’ un osso che unisce lo sterno alla spalla (figura 1) ed è particolarmente importante in quanto protegge in vasi e nervi che servono a muovere la spalla, il gomito e le dita della mano.

frattura-clavicola
Fig.01
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Fig.02

La frattura di clavicola (Figura 2) è particolarmente comune negli atleti che praticano sport di contatto (rugby, football americano) e a rischio di cadute (motociclismo, sci, bicicletta) oppure nelle persone comuni in seguito ad una caduta (diretto sulla spalla oppure indiretta sulla mano o gomito).Clinicamente la frattura di clavicola causa dolore a riposo e che aumenta se si tenta di sollevare in alto il braccio. Una deformità ossea visibile a tale livello e apprezzabile alla palpazione è indice di una scomposizione della clavicola stessa.

Per porre diagnosi, oltre alla clinica, è necessario effettuare un esame radiografico che facilmente evidenzierà la frattura ed è di fondamentale importanza per capire quale trattamento è il più idoneo. A volte è necessario effettuare un esame TAC della spalla per capire la posizione dei frammenti sovrapposti e non esattamente visibili durante una normale radiografia della clavicola.

TRATTAMENTO CONSERVATIVO

Una parte delle fratture di clavicola guariscono senza un intervento chirurgico. Per prendere tale decisione è necessario che il dott. Giordano la visiti, visioni la documentazione e valuta se Lei è candidato al trattamento conservativo o meno. Il trattamento conservativo consiste nell’utilizzo di un particolare tutore che aiuta a sostenere il braccio e mantenere le ossa in una posizione più fisiologica. Per un breve periodo può essere necessario l’utilizzo di farmaci antidolorifici per alleviare il dolore. Dopo che il dolore si è ridotto ed in seguito ad un nuovo controllo radiografico (che esclude una ulteriore ed eccessiva scomposizione della frattura) verranno prescritti esercizi dedicati per ridurre al minimo la rigidità e guadagnare forza della spalla. Il periodo di utilizzo del tutore e la ripresa della funzionalità della spalla saranno dettate dal dolore e dall’articolarità della spalla e definite nelle visite successive con il dott. Giordano.

TRATTAMENTO CHIRURGICO

Il trattamento chirurgico è consigliato nelle fratture di clavicola particolarmente scomposte (spostate) e/o con frammenti ossei multipli, oppure con frammenti “accavallati” (che comportano un eccessivo accorciamento della clavicola stessa): tutte queste deformità possono comportare un fallimento di un eventuale trattamento non chirurgico (detta anche pseudoartrosi) (figura 3) oppure una guarigione sbagliata della frattura stessa (detta malconsolidazione). Altre condizioni che suggeriscono un trattamento chirurgico sono: la coesistenza di una frattura di scapola (floating shoulder), la presenza di un capo osseo appuntito che tende a sporgere sotto la pelle e la coesistenza di lesioni vascolari e/o nervose al di sotto la clavicola.

L’intervento consiste nel riposizionare i frammenti come erano originariamente (riduzione) prima della frattura e successivamente nel fissarli (sintesi) mediante specifiche placche su cui vengono utilizzati delle viti per stabilizzare la clavicola nella corretta posizione. (figura 4)

figura-2-frattura-clavicola
Fig.03
figura-4-frattura-clavicola
Fig.04

Nel postoperatorio verrà utilizzato un tutore semplice della spalla che verrà subito rimosso durante la giornata per effettuare piccoli gesti a tolleranza come mangiare, scrivere, utilizzare il computer e lavarsi. La guarigione sarà dettato dal dolore riferito e delle radiografie successive che mostreranno un valido callo osseo che di solito avviene dopo tre mesi.

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